martedì 13 marzo 2012

La Rivoluzione francese: ieri come oggi

L’evento storico che meglio sintetizza il potere dello scetticismo è la Rivoluzione francese che si connotò, in maniera evidente, come la più grande rivoluzione scettica della Storia. Sotto la spinta dell’Illuminismo, il Terzo Stato comprese che i privilegi nobiliari nulla avevano a che vedere con il volere divino, non promanavano che dalla volontà stessa dei potenti di arricchirsi ancor di più e di mantenere saldo il proprio potere; nobili ed ecclesiastici vivevano e gozzovigliavano a spese della stragrande maggioranza della popolazione che veniva vessata e spremuta come un limone. La tassazione gravava solo sul Terzo Stato, mentre nobiltà e clero ne erano esentati; non solo: i ceti privilegiati percepivano lauti vitalizi ed erano i soli a poter ricoprire le cariche pubbliche che, peraltro, erano ereditarie. La maggioranza della popolazione viveva sulla terra e della terra, tra immani difficoltà; la borghesia, in alcuni casi molto ricca, vedeva frustrate le proprie ambizioni di poter effettuare una scalata sociale, non potendo accedere a quelle cariche che le erano precluse. Si iniziò a dubitare della legittimità di tale situazione, i ceti penalizzati iniziarono a domandarsi se la situazione fosse realmente logica e giusta o se, al contrario, non fosse una clamorosa ingiustizia che i potenti sbattevano in faccia alla popolazione con cinismo e noncuranza. La misura era colma, la situazione insostenibile ed ecco allora che ciò che durava da secoli cadde in una decina d’anni, non sotto i colpi dei fucili ma sotto i colpi dello scetticismo che aveva permesso di mettere in discussione ciò che fino a quel momento era stato dato per scontato. Il dubbio avvicinò gli scettici alla verità, andando a minare le fondamenta di una società fondata sul privilegio e l’iniquità; l’Ancien regime piano piano iniziò a sgretolarsi, i privilegi nobiliari decaddero e molte teste, tra cui quella del re Luigi XVI, caddero sotto la lama della ghigliottina. Libertà, uguaglianza e fratellanza divennero le basi per la nuova società; il privilegio era caduto, le gerarchie erano state sovvertite. La situazione purtroppo non durò, in quanto, come spesso accade, chi acquisisce il potere, di frequente si trasforma in ciò che a lungo ha ritenuto un proprio nemico: il potente. Lo scetticismo, comunque, era riuscito laddove nessuna arma, neanche la più potente, sarebbe mai riuscita; tutto parte dal pensiero, dall’approccio alle situazioni, da noi. La Rivoluzione francese fu prima di tutto una rivoluzione mentale, il trionfo dell’intelligenza e della ragione. Come visto l’Ancien regime si fondava su privilegi immotivati, ingiustizia, iniquità, impossibilità di effettuare una scalata sociale. Oggi la situazione è molto diversa?