lunedì 12 dicembre 2011

"Della coerenza" ovvero la filosofia di Luis Enrique

Tutto è filosofia, ogni angolo, ogni azione, qualunque cosa brulica di filosofia. Anche lo sport può offrire spunti filosofici, nella fattispecie il calcio e più precisamente Luis Enrique ne possono offrire uno particolarmente significativo. L'allenatore della Roma sembra Don Chisciotte, da solo contro i mulini a vento, paladino delle cause perse, incurante di tutto e tutti. E fa bene; lotta con le unghie e con i denti per vedere realizzato in campo quello che, per ora,  è realizzato solo nella sua testa, il suo calcio. Lo spagnolo è dotato di quello che oggi è forse il dono più raro: la coerenza; la convinzione nelle proprie idee lo pone come una sorta di eroe moderno in grado di resistere alle turbolenze di un mondo instabile come quello del calcio, una nave in balia delle onde che resiste a venti contrari. Mi piace questo spagnolo, coerente fino all'eccesso, in grado di difendere le proprie idee davanti a tutto. Questo atteggiamento dovrà per forza essere premiato, forse non oggi, magari non domani ma prima o poi sarà premiato. Il mondo oggi manca di coerenza e iniziativa, non troviamo più la perseveranza nel percorrere la strada che si ritiene giusta, tanto che, coloro che lo fanno, sono dei veri e propri eroi moderni. Chi ha lottato per le proprie idee ha cambiato il mondo, chi ha subito il corso degli eventi, viceversa, dal mondo è stato cambiato. L'uomo oggi necessita di quei sogni e quegli ideali che la società piano piano gli ha strappato, combattere contro i mulini a vento, come Don Chisciotte, è meno stupido di quanto sembri. Il mondo dev'essere cambiato e per cambiarlo servono idee, idee che riusciranno a far capitolare anche i mulini. Forza Luis Enrique, forse non lo sai ma, per certi aspetti, rappresenti quello che molti vorrebbero ma non possono essere.

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