Come visto la Letteratura offre straordinari spunti filosofici e, nessuno meglio di Giacomo Leopardi è in grado di fare filosofia attraverso la letteratura. In questo senso le Operette Morali rappresentano un'opera che si connota come filosofica prima ancora che letteraria.
Tra i dialoghi contenuti all'interno dello scritto leopardiano, meravigliosamente attuale risulta essere il dialogo della Moda e della Morte. Leopardi immagina un ideale dialogo tra la Moda e la Morte. Entrambe si riconoscono il compito di rinnovare il mondo, anche se in maniera differente: la prima intervenendo sui costumi, la seconda sulla vita. La Moda, tuttavia, interviene a sua volta sulle vite umane, facendo si che gli esseri umani dimentichino i propri compiti, i valori e le priorità, sacrificandoli all'apparenza che, altro non è, se non l'essenza stessa della moda. Per certi versi, esattamente come la morte, anche la moda toglie la vita, snaturando gli uomini, uniformandoli gli uni agli altri e privandoli del proprio essere e della propria personalità.
Ecco quindi che le strade si popolano di individui tutti uguali, accomunati dal comune obiettivo di assecondare le mode e le tendenze del momento, lanciati in una folle corsa all'apparenza.
Leopardi con la sua consueta lungimiranza, nella sua breve vita lunga appena trentanove anni, ci mostra quanto gli uomini siano per natura inclini a seguire le tendenze imposte dalla massa, piuttosto che il proprio istinto e la propria indole. Oggi come ieri, pochi si elevano sugli altri decidendo di essere; i più, decidono semplicemente di apparire, sacrificando la propria natura.
Nessun commento:
Posta un commento